venerdì 19 novembre 2010

Buried


BURIED - Spagna 2010, di Rodrigo Cortès con Ryan Reynolds, Robert Paterson, Josè Luis Garcia Pèrez

Se foste stati chiusi in una cassa e sepolti due metri sottoterra dai guerriglieri irakeni che sperano di ricavare un po' di contante dal vostro riscatto, con l'aria che si fa sempre più consumata, e l'unico strumento da cui può dipendere la vostra salvezza è un cellulare pericolosamente a corto di batteria, quale sarebbe la vostra prima mossa?
Paul Conroy, il protagonista di Buried, non ha dubbi: chiamare la casa di riposo in cui vive la madre, malata di Alzheimer che neanche lo riconosce, e perdersi in chiacchere sulle partite a ramino che la donna è convinta di giocare ogni sera col marito morto, è senz'altro un'ottima idea.
A sua discolpa bisogna ammettere che nessuna delle altre persone che cercherà di chiamare, dall'FBI al Dipartimento di Stato, al capo del nucleo operazioni speciali dell'esercito, sembrerà essere molto più sveglio della povera vecchina demente, nè più utile per la sua liberazione.
Lo stesso protagonista del resto non è certo un fulmine di guerra: in nove mesi di lavoro come contractor in Iraq è riuscito a mettere da parte solo 700 dollari, e si lamenta della pericolosità del suo lavoro, perchè "non credeva che fosse così": forse avrebbe fatto meglio ad informarsi, prima di partire...
Amenità a parte, Buried è un film sicuramente interessante, e molto furbo. Più furbo che interessante a dire il vero.
Un solo attore, niente scenografie, niente colonna sonora, e il risultato è una bella ambientazione claustrofobica a costo zero. Pare che una certa efficacia questo film ce l'abbia, dato che molte persone si sono dette disturbate, o addirittura scioccate dalla visione: forse per chi soffre di claustrofobia può effettivamente essere un'esperienza pesante...ma per tutti gli altri non credo che ci possano essere particolari problemi, penso che si possa affermare che Buried è un prodotto adatto a (quasi) tutti i tipi di pubblico, non un film "di paura", ma un thriller che fa della suspance il suo punto di forza fino al crescendo finale. Ryan Reynolds ce la mette tutta per trasmettere la giusta ansia allo spettatore, la direzione della fotografia fa i salti mortali per cercare di diversificare un po' le scene con qualche sotterfugio, e il montaggio riesce ad essere abbastanza serrato e sobrio. Tutti questi elementi rendono Buried un film gradevole, anche se non riesce ad elevarsi dalla massa di prodotti medi.
Probabilmente la visione sarà più divertente se avete accanto un amico claustrofobico da tormentare.
IL GIUDIZIO DEL CRITICO ***

lunedì 15 novembre 2010

Troll 2

TROLL 2 - USA 1990, di Claudio Fragasso con Michael Stephenson, Connie McFarland, George Hardy, Margo Prey

Qual'è la caratteristica più importante che deve avere un film per poter diventare un grande film? La recitazione di alto livello? No. La sceneggiatura originale ed efficace? Neanche. La presenza di belle figliole poco o per nulla vestite? Fuochino, ma no.Ciò che trasforma un prodotto anonimo in un cult movie è il suo messaggio. Pensateci, i grandi film si fanno sempre portatori di un messaggio importante. Quello di Pulp Fiction è che in Olanda puoi andare al cinema e prenderti una birra, non in un bicchiere di plastica, ma proprio un boccale di birra; Ghostbusters ci insegna a diffidare degli ambientalisti. Ancora, chi ha visto Shaun of the dead sa che durante un'invasione di zombie è consigliato rifugiarsi in un luogo dove potersi ristorare con una buona pinta di Guinness e dei salatini al maiale in attesa dei soccorsi.Qual'è dunque il messaggio che ci vuole trasmettere Troll 2? Semplicemente ciò che ho sempre sostenuto, cioè che i vegetariani sono dei mostri disumani ed estremamente pericolosi, e che anche le situazioni più critiche possono essere risolte da un bel panino con doppia mortadella e salsiccia (sic).

Lo impareranno a proprie spese i componenti della famiglia Waits che, giunti in uno sperduto villaggio per una vacanza a contatto con la natura, divengono bersaglio dei mostruosi folletti vegani. Il loro piano è di un'astuzia senza pari: chiunque mangi il loro verdissimo cibo si trasforma in una pianta diventando così cibo a sua volta.Come in ogni film post-shining che si rispetti le sorti della famiglia sono nelle mani del figlio più piccolo, coadiuvato da nonno Seth, una specie di Orson Welles dei poveri, morto da sei mesi ma ancora in grado di palesarsi in spirito anche se con ben poca efficacia, e talvolta sbagliando clamorosamente il luogo di apparizione.

La messa in scena è sufficientemente becera da causare grande ilarità, la verve citazionistica di alcune sequenze farebbe impallidire lo stesso Tarantino (vediamo inquadrati in primo piano poster di Tom Cruise, Johnny Depp e il Batman di Tim Burton) e le scene madre si susseguono senza lasciarci un attimo di respiro, tra dark ladies direttamente da Stonehenge, violenti sermoni contro l'uso della carne e stuntman in fiamme con guantoni d'amianto in bella vista, lasciandoci, una volta giunti ai titoli di coda, con il forte dubbio che questo film sia stato finanziato da qualche produttore di insaccati. Ciliegina sulla torta, i costumi sono della divina Laura Gemser. Innumerevoli sono dunque i motivi per tuffarsi nella visione di Troll 2, magari mentre si addenta un doppio Whopper.

IL GIUDIZIO DEL CRITICO *

PS - A recensione pubblicata, scopro facendo una ricerca sugli attori, che Connie McFarland, la tonicissima e purtroppo sempre vestita protagonista femminile del film si chiama in realtà Connie Young e ha recitato pure nel già trattato Ice Spiders! evidentemente il trash scorre potente in lei...