Qual'è la caratteristica più importante che deve avere un film per poter diventare un grande film? La recitazione di alto livello? No. La sceneggiatura originale ed efficace? Neanche. La presenza di belle figliole poco o per nulla vestite? Fuochino, ma no.Ciò che trasforma un prodotto anonimo in un cult movie è il suo messaggio. Pensateci, i grandi film si fanno sempre portatori di un messaggio importante. Quello di Pulp Fiction è che in Olanda puoi andare al cinema e prenderti una birra, non in un bicchiere di plastica, ma proprio un boccale di birra; Ghostbusters ci insegna a diffidare degli ambientalisti. Ancora, chi ha visto Shaun of the dead sa che durante un'invasione di zombie è consigliato rifugiarsi in un luogo dove potersi ristorare con una buona pinta di Guinness e dei salatini al maiale in attesa dei soccorsi.Qual'è dunque il messaggio che ci vuole trasmettere Troll 2? Semplicemente ciò che ho sempre sostenuto, cioè che i vegetariani sono dei mostri disumani ed estremamente pericolosi, e che anche le situazioni più critiche possono essere risolte da un bel panino con doppia mortadella e salsiccia (sic).
Lo impareranno a proprie spese i componenti della famiglia Waits che, giunti in uno sperduto villaggio per una vacanza a contatto con la natura, divengono bersaglio dei mostruosi folletti vegani. Il loro piano è di un'astuzia senza pari: chiunque mangi il loro verdissimo cibo si trasforma in una pianta diventando così cibo a sua volta.Come in ogni film post-shining che si rispetti le sorti della famiglia sono nelle mani del figlio più piccolo, coadiuvato da nonno Seth, una specie di Orson Welles dei poveri, morto da sei mesi ma ancora in grado di palesarsi in spirito anche se con ben poca efficacia, e talvolta sbagliando clamorosamente il luogo di apparizione.
La messa in scena è sufficientemente becera da causare grande ilarità, la verve citazionistica di alcune sequenze farebbe impallidire lo stesso Tarantino (vediamo inquadrati in primo piano poster di Tom Cruise, Johnny Depp e il Batman di Tim Burton) e le scene madre si susseguono senza lasciarci un attimo di respiro, tra dark ladies direttamente da Stonehenge, violenti sermoni contro l'uso della carne e stuntman in fiamme con guantoni d'amianto in bella vista, lasciandoci, una volta giunti ai titoli di coda, con il forte dubbio che questo film sia stato finanziato da qualche produttore di insaccati. Ciliegina sulla torta, i costumi sono della divina Laura Gemser. Innumerevoli sono dunque i motivi per tuffarsi nella visione di Troll 2, magari mentre si addenta un doppio Whopper.
IL GIUDIZIO DEL CRITICO *
PS - A recensione pubblicata, scopro facendo una ricerca sugli attori, che Connie McFarland, la tonicissima e purtroppo sempre vestita protagonista femminile del film si chiama in realtà Connie Young e ha recitato pure nel già trattato Ice Spiders! evidentemente il trash scorre potente in lei...
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